Il 14 Febbraio è conosciuto ai più come la giornata dell’amore, in quanto il calendario ecclesiastico ha stabilito in questa giornata il festeggiamento del Santo morto per aver celebrato l’amore: San Valentino.
Attorno a questa festività, però, si diffondono sempre più le “polemiche da bar”, secondo le quali San Valentino è una festa inutile, non occorre una giornata dedicata all’amore per amare qualcuno o qualcosa, non serve – addirittura – dedicare un apposito menù di San Valentino.
Io non sono di questo avviso.
Credo che l’amore inteso come “viva manifestazione affettiva” possa essere la chiave di svolta se ci si soffermasse a pensare alla negatività che ci circonda, a riflettere sul marciume emotivo che di certo non nasce sotto ai cavoli.
Si ripete ogni volta che San Valentino è solo una trovata economica, per spendere soldi. E Natale cos’è? E Pasqua?! In teoria sarebbero giornate dedicate alla nascita ed alla resurrezione di Cristo, ma di fatto le piazze pullulano di gente che si dimena tra buste e regali da mettere sotto l’albero, quando “basterebbe” recarsi in Chiesa…
Se non si fosse capito, a me San Valentino piace, e continuerò a celebrarlo per quello che è: il love day per antonomasia!
Ho voluto dedicargli – anche quest’anno – un apposito menù, lasciandomi ispirare dalle diverse forme d’amore: l’amore per il cibo, l’amore per la tradizione culinaria, l’amore per i ricordi e l’amicizia.
Portate
A chi è goloso e si trova sempre in difficoltà quando deve scegliere una pietanza dal menù, non sapendo se puntare su una portata di pesce, di carne o vegetariana, io ho messo tutto queste cose in un unico piatto ed ho realizzato: Cappesante bardate con pancetta, con emulsione di arancia e chutney di more.
A chi, quando mangia, ogni volta intraprende un viaggio nei ricordi delle tradizioni di famiglia, ho voluto dedicare un piatto che puntasse sulle origini, quindi ho realizzato una versione patriottica e moderna di un comfort food napoletano: Pasta e patate con la provola 2.0
La seconda portata ed il dolce di questo menù di San Valentino li ho dedicati a me, a mio figlio ed a mio marito. Entrambe le portate sono strettamente legate ai ricordi e all’amicizia.
La seconda portata ci lega alla Costiera Amalfitana, che nel suo splendore fonde magicamente terra e mare, creando nei piatti un perfetto connubio “mare e monti”, da qui la Triglia con funghi ripieni di quinoa…
…mentre il dolce si riallaccia alla recente esperienza vissuta a Milano: Semifreddo all’avocado con gelèe di melograno e biscuit al cacao.
Vieni a scoprire anche il menù di San Valentino che ho realizzato lo scorso anno!
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